tabella assegno unico 2023
Ebbene sì, anche oggi questo articolo è tutto quello che ti serve per capire in modo dettagliato quali sono le tabelle per l’assegno unico 2023 in quanto tempo arriva, come si richiede e quando arrivano gli arretrati ma, ovviamente, essendo il formatore in campo finanziario più seguito sul web voglio anche indicarti alcune chicche finanziarie per ottenere il massimo dai tuoi soldi.
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Con l’articolo di oggi vedremo nel dettaglio come funziona l’assegno unico e quali sono le tabelle per l’assegno unico 2023 ma, se resti con me fino alla fine, per te c’è anche un grande regalo (anzi ne troverai due).
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Per rispondere a lui, e magari anche a te che ora stai leggendo, ho deciso di pubblicare questo arsenale di idee su come ottenere il massimo sia dalla domanda di oggi che dai tuoi risparmi (come vedremo verso la fine ) alla velocità della luce.
Sei pronto/a ? Passiamo all’argomento che più ci interessa oggi ovvero…
Tabella assegno unico 2023: come si richiede
Uno fra i temi più forti di questo periodo: tabella assegno unico 2023. La misura a beneficio delle famiglie con figli a carico che sembra mettere d’accordo tutti, maggioranza e opposizione, il cui disegno di legge è stato licenziato da Montecitorio il 21 luglio 2020 con 452 voti favorevoli su 453 deputati presenti. Ora il provvedimento è assegnato al Senato per l’approvazione, dove però mostra qualche lato oscuro in materia di coperture.
Tabella assegno unico 2023: beneficiari
La portata della misura va considerata una parte della riforma fiscale. Come riporta il Sole24Ore, i fondi delle detrazioni Irpef per i figli a carico attualmente utilizzati andrebbero infatti a rappresentare un terzo delle risorse necessarie.
Dei quasi 26 miliardi di Euro che dovranno finanziare l’assegno unico, circa 15 deriverebbero dal confluire di risorse provenienti da altre agevolazioni attualmente in essere. Mancherebbero però 10 miliardi che potrebbero arrivare dal Recovery Fund o rientrare nel conteggio autunnale della legge di Bilancio 2023.
L’assegno unico universale per le famiglie con figli in vigore da marzo 2022 (in vigore quindi fino al 28 febbraio 2023) è stato potenziato con la legge di bilancio 2023, pubblicata in Gazzetta il 29 dicembre 2022 come legge 197 2022 .Le coperture finanziarie passano infatti:
- da 345,2 milioni a 409,2 mln di euro per il 2023,
- da 457,9 milioni a 525,7 mln di euro per il 2024,
- da 473 milioni a 542,5 per il 2025.
Vediamo di seguito quali aspetti sono stati modificati, i prossimi aumenti anche legati all’inflazione e i recenti dati Inps, in attesa della circolare ufficiale INPS con le istruzioni operative preannunciata dal Direttore INPS Caridi in un recente comunicato stampa.
Tabella assegno unico 2023: ecco le novità 2023
Le novità dell’assegno Unico 2023 e per le tabella assegno unico 2023 sono le seguenti:
– l’aumento del 50% della maggiorazione forfettaria, per i nuclei con almeno 4 figli, che sale a 150 euro mensili a nucleo;
– l’aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico, limitatamente ai figli di età compresa tra uno e tre anni per i quali l’importo spettante per ogni figlio aumenta del 50%, per livelli di ISEE fino a 40.000 euro;
– l’aumento del 50% dell’assegno, da applicare agli importi spettanti secondo le fasce Isee di riferimento, per i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno.
Sono confermati e diventano stabili gli aumenti riconosciuti nel corso del 2022 per i figli disabili maggiorenni.
iI direttore generale Caridi ha comunicato che gli aumenti spettanti, rivalutati a norma di legge, saranno erogati a partire dalla mensilità di febbraio 2023, fatto salvo il diritto ad eventuali conguagli spettanti a decorrere da gennaio 2023.
Tabella assegno unico 2023: ecco le risorse
L’assegno unico figli a carico 2023 verrà finanziato in parte con l’eliminazione di misure attualmente attive o con il loro progressivo superamento. Il totale di questa operazione andrebbe a raccogliere circa 15 miliardi dei 25,9 necessari per finanziare la misura.
Le attuali detrazioni Irpef per figli a carico rappresenterebbero circa 8,2 miliardi di Euro che andrebbero a finanziare il nuovo assegno unico. Altri 15 miliardi deriverebbero dai bonus bebè e premio nascita, misure che con l’introduzione della nuova agevolazione sarebbero superate. Infine 2 miliardi sarebbero il risultato dell’alleggerimento del cuneo fiscale alle imprese che attualmente finanziano parte degli oneri degli assegni ai nuclei familiari.
Mancano al conteggio 10 miliardi di Euro che in questo clima unanime, rappresentano un po’ il lato ancora oscuro dell’assegno unico universale. Per avere un termine di paragone della portata della cifra, consideriamo i 9,8 miliardi di Euro del 2018 stanziati per finanziare il bonus Renzi, oppure gli stessi 10 miliardi, poi portati a 7, che inizialmente furono destinati al Reddito di Cittadinanza.
I 26 miliardi di Euro complessivi porterebbero l’assegno unico universale a essere una delle misure portanti della manovra 2021.
tabella assegno unico 2023: operatività
Il Disegno di legge è stato approvato il 21 luglio alla Camera. Ora, il mese di settembre sarà determinante in quanto spetterà al Senato, e nello specifico alla commissione Lavoro a cui è stato assegnato, dare il via libera all’assegno unico
L’approvazione per il via all’assegno unico per figli a carico è previsto entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge delega. Il Governo, tuttavia, pare si stia impegnando concretamente per accelerare il procedimento parlamentare, arrivando a rendere operativo il bonus già a partire da gennaio 2023.
Essendo un disegno di legge delega, dovrà essere seguito dai decreti attuativi curati dai ministeri per la Famiglia, dell’Economia e del Lavoro. Il procedimento parlamentare che condurrà all’operatività dell’assegno unico universale è strettamente connesso al percorso della legge di Bilancio 2023. L’ampiezza della misura di sostegno alle famiglie dipenderà pertanto dai fondi resi disponibili dalla nuova manovra.
tabella assegno unico 2023: cos’è l’assegno unico figli a carico 2023
Una delle più importanti novità presenti nel Family Act, approvato dal Consiglio dei Ministri l’11 giugno 2023, è stato l’assegno unico universale.
Una misura a sostegno della famiglia, fortemente voluta dalla ministra della Famiglia, Elena Bonetti, che prevede un aiuto economico per ciascun figlio a carico a partire dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni di età.
Dal 18° anno di età, l’assegno potrà essere assegnato direttamente al figlio per favorirne l’autonomia.
Secondo quanto fino a questo momento è stato diffuso, l’entità dell’importo varierà sulla base di fasce di reddito, correlate ai valori Isee e si concretizzerà o in un assegno mensile oppure in un credito di imposta.
tabella assegno unico 2023: come richiederlo
La procedura per richiedere l’assegno familiare unico anche nel 2023 è rimasta invariata è può essere presentata attraverso i consueti canali territoriali (INPS, Caf e patronato).
Per richiedere l’assegno unico familiare in completa autonomia dovrai essere in possesso delle credenziali SPID per poter accedere al sito istituzionale dell’Inps.
tabella assegno unico 2023: dettagli
L’assegno viene definito unico e universale perché mira a essere uno strumento onnicomprensivo che andrà a sostituire, inglobandole, e a superare gradualmente tutte le misure di agevolazione attualmente operative a favore della famiglia.
Scompariranno dunque il bonus bebè, il premio nascita, le detrazioni Irpef per figli a carico e gli assegni al nucleo familiare (a esclusione degli importi destinati al coniuge a carico e per altri familiari diversi dai figli).
tabella assegno unico 2023: diversità sulla richiesta
L’assegno unico universale potrà essere richiesto da tutti i cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari con permesso di soggiorno di almeno un anno. Altri requisiti di accesso alla misura di sostegno è il pagamento dell’imposta sul reddito in Italia, la residenza e il domicilio in Italia, e un periodo di residenza, anche non continuativo in Italia, di almeno due anni.
Avranno accesso all’assegno unico lavoratori indipendenti, autonomi, liberi professionisti, incapienti e disoccupati.
tabella assegno unico 2023: isee 2023
Analogamente ad altre misure di sostegno alla famiglia, anche l’assegno unico universale sarà erogato modulato sulla base dell’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare, che tiene conto sia del reddito dichiarato che del patrimonio. I decreti attuativi dell’assegno che verranno comunicati nei prossimi mesi, definiranno nei dettagli le soglie di riferimento
A proposito di questo indicatore, sappiamo già da ora che verrà attribuito un peso minore al reddito del secondo genitore nel calcolo dell’ISEE, al fine di evitare il disincentivo all’occupazione.onosciuta al genitore affidatario o a entrambi qualora sia previsto un affidamento congiunto.
tabella assegno unico 2023 e compatibilità con il Reddito di Cittadinanza
Il disegno di legge prevede che anche i percettori di RdC avranno accesso all’assegno unico per figli a carico, nelle stesse modalità definite. Sarà prevista, tuttavia, una rimodulazione dell’importo del RdC erogato, sulla base dell’entità dell’assegno unico riconosciuto al nucleo familiare.
L’assegno unico universale per figli a carico è una misura che gradualmente sta acquistando forza nei progetti governativi probabilmente attuati a breve. La misura in oggetto si va a inserire in un’ottica di inversione del calo della natività già adottata da molti paesi. Il Kindergeld tedesco e il Child Benefit in Gran Bretagna, provvedimenti sotto molti aspetti simili all’assegno unico universale italiano, hanno prodotto l’effetto sperato, incrementando il numero dei figli per donna. La sfida del prossimo assegno unico sarà invertire una denatalità già consolidata da anni e ulteriormente aggravata dall’incidenza sull’economia dall’emergenza sanitaria.
tabella assegno unico 2023: vediamole nel dettaglio
Vediamo, grazie alle tabelle di seguito elaborate con i dati del gruppo di Lavoro Arel/Feg/Alleanza, come le fasce Isee e la composizione del nucleo familiare influenzano l’importo dell’assegno:
Isee | Importo per figlio minorenne | Importo per figlio maggiorenne |
---|---|---|
Sotto i 30mila euro | dai 161 euro in su | dai 97 euro in su |
Sopra i 52mila euro | 67 euro euro in su | dai 40 euro in su |
tabella assegno unico 2023 e quando fare domanda
L’approvazione per il via all’Assegno unico figli 2023 è previsto entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge delega. Il Governo, tuttavia, pare si stia impegnando concretamente per accelerare il procedimento parlamentare, arrivando a rendere operativo il bonus già a partire da luglio 2022.
In pratica dovrebbe essere consentito fare domanda per l’Assegno unico figli 2023 a partire da Luglio 2023.
Ti consiglio vivamente di restare connesso su questo blog per non perderti importanti novità sul tema dell’assegno unico e sulla sua prossima entrata in vigore.
tabella assegno unico 2023: altre informazioni utili
Una delle più importanti novità presenti nel Family Act, approvato dal Consiglio dei Ministri l’11 giugno 2020, è stato l’Assegno unico figli 2023.
Una misura a sostegno della famiglia, fortemente voluta dalla ministra della Famiglia, Elena Bonetti, che prevede un aiuto economico per ciascun figlio a carico a partire dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni di età.
Dal 18° anno di età, l’assegno potrà essere assegnato direttamente al figlio per favorirne l’autonomia.
Secondo quanto fino a questo momento è stato diffuso, l’entità dell’importo varierà sulla base di fasce di reddito, correlate ai valori Isee e si concretizzerà o in un assegno mensile oppure in un credito di imposta.
tabella assegno unico 2023: senza domanda ma con ISEE aggiornato
Il direttore generale dell’Inps Tridico aveva annunciato dal prossimo anno non sarà necessario fare domanda per l’assegno unico a meno che non ci siano variazioni dei requisiti della famiglia ovvero :
- maggior numero di figli,
- raggiungimento dell’età che li esclude dall accesso (22 anni)
- modifica dell’Isee cioè variazioni di reddito o del patrimonio del nucleo familiare
Le istruzioni in materia sono state pubblicate dall’INPS nella circolare 132 del 15 dicembre 2022. Leggi qui tutti i dettagli Assegno unico 2023 serve la DSU aggiornata
L’istituto ricorda che è necessario presentare la DSU per ottenere un ISEE aggiornato altrimenti da marzo 2023 viene garantito solo l’importo minimo previsto per gli ISEE da 40mila euro in su.
tabella assegno unico 2023: adeguamenti all’inflazione
Vale la pena anche sottolineare che l’assegno unico , come le altre prestazioni INPS , è correlato all’andamento dell’inflazione .
Quindi visto il recente forte innalzamento dell’indice dei prezzi degli ultimi mesi, a gennaio 2023 l’importo mensile sarà rivalutato ( ipotesi di tasso 7,3% annuale 2022)
Il valore dell’assegno unico mensile dovrebbe passare quindi
- da 175 euro a 196 euro, per le famiglie con ISEE a 15mila euro
- da 50 a 55 euro mensili, per chi ha un Isee superiore a 40mila euro.
Va detto che comunque anche le soglie ISEE di accesso saranno rivalutate. Su questo la circolare INPS è attesa per metà gennaio.
tabella assegno unico 2023: ecco come vengono catalogate
Il Bonus figli fino a 21 anni potrà essere richiesto da tutti i cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari con permesso di soggiorno di almeno un anno. Altri requisiti di accesso alla misura di sostegno è il pagamento dell’imposta sul reddito in Italia, la residenza e il domicilio in Italia, e un periodo di residenza, anche non continuativo in Italia, di almeno due anni.
Avranno accesso all’assegno unico lavoratori indipendenti, autonomi, liberi professionisti, incapienti e disoccupati.
Per quanto concerne le varie tabelle ISEE gli indicatori sono quelli che hai letto nel paragrafo precedente.
tabella assegno unico 2023: ultimi dati
È stato pubblicato il 10 novembre dall’INPS l’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC). con riferimento al periodo marzo-settembre 2022.
Sono stati erogati complessivamente alle famiglie assegni per 8,9 miliardi di euro. La spesa relativa ai nuclei non percettori di RdC risulta pari a 8,5 miliardi di euro, in riferimento a una platea di circa
- 5,5 milioni di richiedenti e
- 8,8 milioni di figli beneficiari di almeno una mensilità;
L’importo medio mensile è pari a 233 € per richiedente e a 145 € per figlio.
I nuclei percettori di RdC con almeno una mensilità della prestazione integrata dall’assegno unico sono risultati 476mila, con riferimento a circa 804mila figli a carico, di cui poco più di 500mila appartenenti in via esclusiva a nuclei percettori di Rd
c.
Per i nuclei non percettori di RdC, circa il 46% degli assegni pagati per figlio si riferisce a beneficiari appartenenti a nuclei con ISEE inferiore ai 15mila euro; circa il 20% dei figli, invece, appartiene a nuclei familiari che non hanno presentato ISEE.
Si ricorda che l’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, senza maggiorazioni, va
- da un minimo di 50 €, in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 40mila euro,
- ad un massimo di 175 € per ISEE fino a 15mila euro.
Sempre nel mese di settembre, il 47% dei figli raggiunti dalla misura si concentrano al Nord, e si osservano importi medi più modesti avendo livelli di ISEE più elevato, mentre al Sud vi è una minore consistenza di beneficiari (34%) con importi mensili mediamente più alti ; il valore minimo dell’importo si registra nella Provincia autonoma di Bolzano, 133 € , ed il valore massimo 167 € per ciascun figlio, si registra in Calabria.
tabella assegno unico 2023: sai come si riceve l’Assegno Unico 2023?
L’importo spettante del sussidio sarà accreditato direttamente sul conto corrente del richiedente e beneficiario INPS.
- IN SINTESI:
• chi sta già ricevendo l’assegno a febbraio 2023 e il suo nucleo familiare non è variato non deve presentare una nuova domanda, ma solo l’Isee entro il 30 giugno 2023
• chi sta già ricevendo l’assegno a febbraio 2023 e il suo nucleo familiare è variato deve adeguare la domanda e presentare l’Isee entro il 30 giugno 2023
• chi non presenta o non aggiorna l’Isee percepirà gli importi minimi previsti dalla normativa
• chi non sta già ricevendo l’assegno unico a febbraio 2023, deve presentare una nuova domanda entro il 30 giugno 2023 per ricevere gli arretrati da marzo 2023. Nel caso di presentazione oltre il 1° luglio, invece, la prestazione decorrerrà dal mese successivo e non si avrà diritto agli arretrati.
Adesso ne sai abbastanza ma ho un debito con te…
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Ovviamente
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L’articolo in sintesi
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