tasse su un fatturato di 100.000 euro
Ebbene sì, oggi scrivo questo articolo per spiegarti in maniera veramente dettagliata a quanto ammontano le tasse su un fatturato di 100.000 euro ma, ovviamente, essendo anche il formatore in campo finanziario più seguito sul web voglio anche indicarti alcune chicche finanziarie per ottenere il massimo dal tuo denaro.
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Dopo questa piccola introduzione sono veramente pronto a partire con l’articolo di oggi che, da come vedrai, sarà ricco di informazioni precise per offrirti “come faccio da sempre” il massimo dell’informazione, MA per riuscirci ho bisogno che tu resti con me fino alla fine di questo articolo approfondendo il tutto anche in maniera sia visiva che testuale.
Diamoci da fare ed entriamo nel vivo dell’argomento di oggi…
Chi sono
Mi chiamo Ciro Muto e sono il divulgatore di notizie finanziarie più letto sul web. I miei consigli sono ascoltati da un pubblico di oltre 4.862.363 Italiani all’anno, e con le mie indicazioni in molti hanno risolto gran parte dei loro problemi.
Con l’articolo di oggi vedremo nel dettaglio le tasse su un fatturato di 100.000 euro ma, se resti con me fino alla fine, per te c’è anche un grande regalo (anzi ne troverai due) fatto solo per avermi letto….
Per aiutarti in questo articolo ti offrirò la mia esperienza, riservandoti anche alcuni vantaggi e consigli inediti, quindi tieniti forte e partiamo subito con il nostro nuovo articolo ricco di contenuti, idee, consigli gratuiti e materiale di approfondimento correlato.
Direi che ora mi conosci un po’, meglio quindi cerchiamo di scoprire…
Cosa mi porta a scriverti oggi
Ho scritto questo articolo, come scrivo anche la maggior parte dei miei articoli, principalmente per aiutare uno dei miei lettori che mi chiedeva in privato: Ciro, sai dirmi a quanto ammontano le tasse su un fatturato di 100.000 euro?
Per rispondere a lui, e magari anche a te che ora stai leggendo, ho deciso di pubblicare questo arsenale di idee su come ottenere il massimo sia dalla domanda di oggi che dai tuoi risparmi (come
Tasse su un fatturato di 100.000 euro: entriamo nel dettaglio
Le tasse da pagare e gli adempimenti contabili per un’azienda ditta dipendono dal regime fiscale. Esistono due regimi diversi, il regime forfettario e il regime ordinario. La scelta dipende da molti fattori come il fatturato annuo e il settore in cui si opera.
Oggi ti spiegherò esattamente non solo quali sono effettivamente le tasse su un fatturato di 100.000 euro ma anche cosa ti conviene fare e a chi ti puoi affidare per ottenere un supporto valido.
Insomma, per capire le tasse su un fatturato di 100.000 euro prenderemo in esame due regimi importanti che sono: il regime forfettario e il regime ordinario.
Tasse su un fatturato di 100.000 euro: su quali basi si esegue il calcolo
Nella gestione della partita IVA è importante avere chiaro alcuni concetti fondamentali per poter capire effettivamente quanto ti resta in tasca dei soldi che riesci a guadagnare dalla tua attività.
Primo fra tutti è importante fare distinzione tra il fatturato e l’incassato. L’errore da non commettere è confondere questi due semplici concetti. Il fatturato rappresenta la somma totale degli importi delle fatture emesse nell’anno mentre l’incassato è la somma dei pagamenti effettivamente ricevuti dai clienti.
Queste 2 cifre in alcuni casi possono corrispondere ma spesso non è così. Insisto così tanto sulla differenza di questi due concetti in quanto la loro corretta individuazione influenza il calcolo delle tasse su un fatturato di 100.000 euro e, parlando di regime forfettario è determinante anche nella verifica dei requisiti per accedere e mantenere il regime.
Perché la soglia del regime forfettario è attualmente di 65.000€ di fatturato, dunque in questo caso è stata sforata ma non tutto è perduto.
Tasse su un fatturato di 100.000 euro: ecco come funzionano nel Regime forfettario
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato previsto per chi ha un fatturato annuo inferiore a €65.000. Questo regime prevede l’applicazione di un’unica imposta, una tassa del 15% sul proprio reddito, ridotta al 5% nei primi 5 anni di attività. Tra l’altro, in questo regime non si applica l’IVA.
Visto che hai fatturato o pensi di fatturare 100.000 euro, molto probabilmente questo regime potrebbe essere adatto solo al primo anno di attività e potrebbe essere perduto nell’anno fiscale seguente.
Tasse su un fatturato di 100.000 euro: con il Regime ordinario
Il regime ordinario, invece, è previsto per chi non può accedere al regime forfettario o per quelli che una volta superato il limite sono costretti a passare a questo regime. In questo caso, le tasse su un fatturato di 100.000 euro sono più alte e la contabilità della ditta individuale è più complessa. In particolare, in questo regime si devono pagare diverse imposte:
- l’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche
- l’IRAP, l’imposta regionale sulle attività produttive prevista per tutte le imprese (non più applicabile dal 1° gennaio 2022)
- l’IVA, l’imposta sul valore aggiunto che deve essere inserita in ogni fattura
Tasse su un fatturato di 100.000 euro: ecco come eseguire il calcolo nei vari regimi contabili
Le tasse su un fatturato di 100.000 euro, da pagare vengono calcolate solo su una parte del fatturato che si chiama imponibile fiscale. L’imponibile dipende dal regime fiscale applicato e questo comporta un diverso calcolo delle imposte in base al regime fiscale. Tranquillo ora vediamo tutto nel dettaglio, insieme.
Tasse su un fatturato di 100.000 euro: analizziamo cosa viene fuori nel regime forfettario
Nel regime forfettario l’imponibile varia in base a una percentuale stabilita dalla legge. Questa percentuale è chiamata coefficiente di redditività e dipende dal settore in cui opera la ditta. Per ottenere l’imponibile si moltiplica questo coefficiente di redditività per il fatturato. Vediamo un esempio di calcolo di tasse su un fatturato di 100.000 euro:
Tasse su un fatturato di 100.000 euro: Primo esempio
Se l’attività svolta è un e-commerce il coefficiente di redditività è del 40%. In questo caso, con un fatturato annuo di €100.000, solo €40.000 sono tassati. Infatti, €100.000 * 40% (coefficiente) = €40.000 (imponibile).
Per calcolare la tassa da pagare basta poi moltiplicare l’imponibile per l’imposta unica del regime forfettario (15% o 5%):
- €40.000 (imponibile) * 5% (nei primi 5 anni di attività) = €2000 di tasse
- €40.000 (imponibile) * 15% (dopo i primi 5 anni di attività) = €6000 di tasse
Tasse su un fatturato di 100.000 euro: analizziamo cosa viene fuori nel regime forfettario ordinario
Nel regime ordinario l’imponibile dipende dai costi sostenuti dalla ditta. Non è previsto alcun coefficiente di redditività. In particolare, l’imponibile si calcola sottraendo al fatturato le spese sostenute (es. i costi dell’affitto dei locali o dei macchinari acquistati).
Ad esempio, se un negoziante in regime ordinario ha un fatturato annuo di €20.000 e sostiene come spese €5.000, solo €15.000 sono tassati. L’imponibile infatti è €20.000 – 5.000 = €15.000.
Per calcolare le tasse da pagare, basta poi moltiplicare l’imponibile per la percentuale IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche). Questa percentuale varia in base al reddito annuo con percentuali dal 23% al 43%. Nel caso in esempio: €15.000 (imponibile) * 23% IRPEF = €3.450 di tasse.
Inoltre, in aggiunta alle tasse su un fatturato di 100.000 euro, il regime ordinario prevede il pagamento di alcune imposte regionali come l’IRAP la cui percentuale varia in base alla regione di riferimento e al tipo di attività svolta.
Tasse su un fatturato di 100.000 euro e costi legati ai contributi
La differenza di come influiscono i contributi previdenziali sul guadagno è principalmente definita da quale tipologia di contribuzione viene applicata.
I diversi sistemi contributivi cambiano a seconda dell’attività che viene esercitata. In particolare possiamo distinguere tra Liberi professionisti con cassa previdenziale privata, liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS e ditte individuali iscritte alla Gestione INPS Artigiani e Commercianti.
Oltremodo, le casse previdenziali private sono istituti che si occupano di raccogliere i contributi dei propri iscritti ed erogare le relative prestazioni previdenziali e assistenziali improntando tutto sulla tipologia di professione a cui fanno riferimento.
Tasse su un fatturato di 100.000 euro: piccole precisazioni sulla cassa
Ogni cassa ha un suo regolamento dove vengono indicate le modalità di iscrizione, i tempi e i modi in cui devono essere effettuate le dichiarazioni contributive, le aliquote percentuali da applicare e le eventuali riduzioni per determinate categorie di iscritti.
Ci sono molte caratteristiche che accomunano le principali casse previdenziali private negli elementi appena elencati. In particolare è comune l’adozione di un sistema contributivo basato sia su una componente fissa che variabile.
Coloro che svolgono una professione per la quale non è previsto un albo e una cassa previdenziale specifica devono iscriversi alla Gestione Separata INPS.
Ecco le due più importanti…
La gestione separata prevede una percentuale contributiva del 26,23% per il 2022. Per calcolare i contributi da pagare è necessario moltiplicare il reddito lordo (che si ottiene moltiplicando l’incassato per il coefficiente di redditività) per la percentuale contributiva.
La cassa artigiani e commercianti prevede dei contributi fissi annuali che devono essere versati trimestralmente con scadenza a Maggio, Agosto, Novembre e ultima rata a Febbraio dell’anno successivo. Inoltre sulle somme incassate in eccedenza rispetto alla soglia minima di 15.953€ viene applicata la percentuale contributiva del 24% per gli artigiani e 24,48% per i commercianti.
L’importo dei contributi influisce sul calcolo delle tasse su un fatturato di 100.000 euro e guadagno netto in quanto questo importo viene considerato come costo scaricabile e quindi non viene sottoposto al calcolo delle imposte.
Tasse su un fatturato di 100.000 euro: esempio in regime forfettario
Dopo aver visto gli aspetti teorici passiamo a vedere un esempio pratico di calcolo tasse su un fatturato di 100.000 euro e guadagno netto con la Partita IVA Forfettaria.
Nella pratica dobbiamo prendere in considerazione tutti gli elementi citati fino ad ora per determinare il reddito imponibile, le tasse e per differenza il guadagno netto.
Reddito Imponibile = (Importo incassato * coefficiente di redditività)-contributi versati anno precedente. Sul reddito imponibile viene applicata l’aliquota dell’imposta sostitutiva per determinare l’importo delle tasse da pagare.
Il guadagno netto considerando le tasse su un fatturato di 100.000 euro sarà determinato come segue:
Guadagno Netto = Importo incassato – tasse da pagare – contributi previdenziali da versare
Esempio con Giovanni, Web Designer, ha iniziato la sua attività nel 2022. Consideriamo che in tutto il 2022 ha incassato un totale di 100.000€ il suo guadagno netto si ottiene come segue:
Incassato: 100.000€
Codice ATECO: 74.10.21
Coefficiente di redditività: 78%
Spese forfettarie (100%-78%): 22%
Reddito Lordo: 100.000€*78%= 78.000€
Tasse da pagare (imposta sostitutiva): 78.000€*5%= 3900€
Contributi previdenziali: 78.000€*26,23%= 20.460€
Guadagno netto: 100.000€-3900€-20.460€= 75.640 €
Il guadagno netto di Giovanni sarà quindi pari a 75.640€
Tasse su un fatturato di 100.000 euro: Esempio in regime ordinario
Ora vediamo come si determina il Guadagno netto per delle Tasse su un fatturato di 100.000 euro, in caso di adesione al regime ordinario.
In questo caso, come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, bisogna considerare nel calcolo le spese documentate correlate con l’attività svolta e gli scaglioni di reddito per il calcolo dell’IRPEF. Prendiamo come esempio sempre il nostro web designer che questa volta ha scelto il regime ordinario e vuole capire le Tasse su un fatturato di 100.000 euro.
Ancora una volta, Giovanni è un Web Designer, che ha iniziato la sua attività nel 2022. Consideriamo che in tutto il 2022 incassa un totale di 100.000€ (esclusa IVA) il suo guadagno netto si ottiene come segue:
Incassato: 100.000€
Codice ATECO: 74.10.21
Spese “scaricabili” documentate correlate all’attività: 30.000€
Reddito Imponibile: 100.000€-30.000= 70.000€
Tasse da pagare : 70.000*23%= 16.100€
Contributi previdenziali: 70.000€*26,23%= 18.360€
Guadagno netto: 100.000-16.100-18.360= 65.540€
Come puoi notare il guadagno netto in corrispondenza a delle Tasse su un fatturato di 100.000 euro, varia in maniera significativa quando passiamo da un regime all’altro. Questo è uno dei motivi che mi spinge a farti riflettere sull’ultimo paragrafo di questo importantissimo articolo.
Tasse su un fatturato di 100.000 euro: ecco come scegliere il regime fiscale migliore
La scelta del regime fiscale più adatto dipende da molte variabili. Infatti, occorre valutare il fatturato annuo, le spese sostenute e il settore in cui si opera. A seconda del caso, può essere conveniente il regime forfettario oppure il regime ordinario.
È importante farsi guidare da un professionista per la scelta del regime fiscale migliore.
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E ora , lascia che ti dica…
Se ancora non hai capito come si esegue il calcolo delle tasse su un fatturato di 100.000 euro, torna indietro e prova a rileggere i paragrafi precedenti. Caso contrario prosegui pure con la lettura in quanto qui sotto voglio farti un grande regalo.
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